di Caroline Greer, Director of Public Policy and Government Relations, Bruxelles

TikTok continua a crescere e così cresce anche l’importanza che il ruolo dell'Europa ricopre nelle nostre strategie future. Abbiamo progressivamente aumentato gli investimenti nella regione, fino ad arrivare a contare migliaia di dipendenti in tutto il continente impegnati nel garantire la sicurezza, l'inclusività e l'autenticità della piattaforma per una community europea di oltre 100 milioni di utenti.

Negli ultimi anni ci siamo impegnati al massimo per costruire relazioni di fiducia grazie a una sempre maggiore trasparenza: dai rapporti trimestrali sull’applicazione delle Linee Guida della Community, all’adesione volontaria a codici di comportamento riguardo la disinformazione e i discorsi che incitano all’odio, e fino allo sviluppo di API per ricerche sulla piattaforma. Più di recente, siamo fieri di avere avuto un ruolo rilevante nel processo collaborativo volto a delineare congiuntamente le norme del Codice rafforzato di buone pratiche sulla disinformazione della UE e di poter condividere il nostro primo report di riferimento secondo il nuovo Codice, valorizzando la nostra esperienza come signatari della precedente versione.

Dalla pubblicazione del nuovo Codice nel giugno 2022, abbiamo lavorato intensamente con la Taskforce Permanente e i gruppi tematici per cercare di fornire più dettagli possibili sul nostro approccio e sulla sua applicazione. Oltre a contribuire al nostro costante lavoro per l’implementazione dei requisiti del Digital Services Act, nel cui ambito il Codice assumerà una veste legale definitiva, questa attività dimostra anche quanto sia saldo il nostro impegno ad accogliere e osservare i nostri obblighi in qualità di piattaforma responsabile e affidabile.

Il nostro primo rapporto di riferimento comprende oltre 2.500 data point in 30 diversi Paesi UE/SEE, che coprono l’ultimo trimestre del 2022. Di seguito alcune delle principali evidenze:

  • Meno di 1 visualizzazione su 10mila ha riguardato contenuti individuati e rimossi per violazioni delle nostre policy sulla disinformazione dannosa;
  • In applicazione delle norme che non consentono a esponenti politici di pubblicare annunci a pagamento su TikTok, abbiamo rimosso 191 inserzioni che hanno violato la policy. Adottiamo inoltre un approccio su più fronti nelle nostre severe politiche pubblicitarie, che proibisce espressamente i comportamenti e i profili fuorvianti, non autentici o ingannevoli.
  • Oltre ad adottare misure per proteggere la nostra community dalla disinformazione dannosa, mettiamo a disposizione degli utenti fonti d’informazione autorevoli su problematiche quali il Covid-19, la Shoah e la guerra in Ucraina. Dal luglio 2020, per esempio, il nostro centro informazioni sul Covid-19 è stato visualizzato più di 5 miliardi di volte in tutto il mondo, mentre all’inizio della guerra in Ucraina, per aiutare la community a valutare i contenuti visualizzati online e prendere decisioni informate, abbiamo condiviso suggerimenti sull’educazione digitale sviluppati in collaborazione con la National Association for Media Literacy Education e con l’organizzazione non-profit MediaWise.

Anche se significa molto per noi poter fornire per la prima volta un simile livello di dettaglio, ci rendiamo conto che c'è ancora molto lavoro da fare. Nei prossimi mesi investiremo in numerose iniziative, tra le quali:

  • Rafforzeremo l’impegno a fornire alla nostra community nuove funzionalità in termini di sicurezza e risorse in-app, come l’estensione ad altri Paesi delle etichette che individuano i media controllati da uno Stato (applicate attualmente ai 27 Paesi UE).
  • Continueremo a investire in attività volte ad affrontare il maggiore rischio e impatto delle informazioni fuorvianti derivante dal proseguire della guerra in Ucraina, intervenendo sui contenuti o comportamenti che minacciano la sicurezza della piattaforma e dedicando ulteriori risorse alla protezione della community.
  • Amplieremo il programma di fact-checking a tutti i Paesi UE/SEE, migliorando le copertura delle diverse lingue ed aumentando la quantità di affermazioni che verifichiamo.
  • Rafforzeremo l’approccio alla disinformazione nelle policy pubblicitarie.

Il nostro impegno per la trasparenza

Riteniamo che il nuovo Codice di Comportamento sulla Disinformazione rappresenti un significativo passo avanti per tutta l'industria. Essendo una delle piattaforme più recenti, pensiamo di essere in una posizione privilegiata per portare innovazione nella ricerca di soluzioni a queste sfide che da tempo l'intero settore è chiamato ad affrontare. Continueremo quindi a investire in modo rilevante e a collaborare con gli altri protagonisti del settore per combattere la disinformazione e promuovere esperienze online autentiche per le nostre communità.