Oggi vogliamo condividere con voi alcuni approfondimenti sulle modalità con cui abbiamo protetto l’integrità della piattaforma durante le recenti elezioni per il Parlamento Europeo, per le quali si sono tenute contemporaneamente 27 votazioni nazionali tra il 6 e il 9 giugno.

Ecco alcuni dei punti principali:

  • Per ogni Stato membro dell’UE è stato lanciato un centro elettorale in-app dedicato, visitato in totale più di 7,5 milioni di volte nelle quattro settimane precedenti e durante le elezioni.
  • Sempre nelle quattro settimane precedenti e durante le elezioni, abbiamo rimosso oltre 2.600 contenuti per violazione delle policy di integrità civica ed elettorale e oltre 43 mila per violazione delle policy sulla disinformazione.
  • Oltre il 96% dei contenuti di disinformazione dannosa è stato rimosso proattivamente prima di essere segnalato e oltre l’80% prima di ricevere una sola visualizzazione in questo periodo.


Come proteggiamo la nostra community

Per assicurarci di agire efficacemente sui contenuti e i comportamenti che violano le regole, a integrazione della tecnologia possiamo contare su più di 6.000 persone dedicate alla moderazione dei contenuti nelle lingue della UE. Tra queste, moderatori specializzati in disinformazione, che hanno ricevuto strumenti e formazione avanzati per individuare e rimuovere i contenuti in violazione.

Per facilitare una collaborazione e un’azione ancora più forti, abbiamo inoltre creato un “Mission Control Centre” dedicato nella sede di Dublino, riunendo in presenza nel nostro dipartimento di sicurezza i dipendenti di diversi team specializzati, in modo da massimizzare l’efficacia dell’intervento nel periodo precedente e durante le elezioni stesse.

Nelle quattro settimane precedenti le elezioni, abbiamo rimosso oltre 2.600 contenuti per violazione delle policy di integrità civica ed elettorale, mentre oltre 43 mila sono stati rimossi per violazione delle policy di disinformazione sia nelle quattro settimane precedenti sia durante le elezioni. Oltre il 96% dei contenuti di disinformazione dannosa è stato rimosso prima di essere segnalato e oltre l’80% prima di ricevere una sola visualizzazione. Tra le narrazioni osservate, spicca la disinformazione su migrazioni, cambiamento climatico, sicurezza e difesa, e diritti LGBTQ.

Più in generale, l’aumento nei contenuti generati dall’intelligenza artificiale (AI-generated content, AIGC) pone nuove sfide al settore in vista delle numerose elezioni che si terranno quest’anno. Per questo già da oltre un anno richiediamo [agli utenti] di etichettare gli AIGC realistici e abbiamo proibito quelli dolosamente fuorvianti, che ritraggono personaggi pubblici che appoggiano una posizione politica.

In vista di questa serie di elezioni, abbiamo rafforzato ulteriormente il nostro approccio agli AIGC diventando la prima piattaforma di condivisione video a implementare la tecnologia Content Credentials, in collaborazione con la Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA), che consente di etichettare automaticamente gli AIGC originati sulle altre principali piattaforme.

A febbraio siamo stati anche tra i primi firmatari dell’accordo intersettoriale sulle tecnologie AI per contrastarne l’uso ingannevole, in particolare nelle elezioni del 2024.

Diamo più opzioni alla nostra community

Un altro aspetto fondamentale delle nostre attività punta a offrire accesso a informazioni attendibili, presentandole con un contesto più ampio sui contenuti visualizzati.

In particolare, a marzo abbiamo lanciato un Centro elettorale in-app per ogni Stato membro dell’UE. In collaborazione con le commissioni elettorali e le organizzazioni della società civile, questi centri hanno indirizzato gli utenti verso informazioni affidabili sul voto, tra le quali tempistiche, luoghi e modalità delle votazioni, requisiti di eleggibilità dei candidati e, in seguito, i risultati stessi. Abbiamo inoltre inviato notifiche push agli utenti di ciascuno dei 27 Paesi.

Per indirizzare in modo proattivo gli utenti verso questi centri, abbiamo utilizzato suggerimenti su contenuti elettorali rilevanti e ricerche relative alle elezioni, etichettati rispettivamente con tag di notifica e banner di ricerca. Nelle quattro settimane precedenti le elezioni, questi Centri sono stati visitati più di 7,5 milioni di volte e i banner di ricerca sono stati visualizzati oltre 63 milioni di volte.

Per tutto questo periodo, abbiamo lavorato a stretto contatto con il Parlamento Europeo, per esempio inserendo nei Centri i suoi video di alfabetizzazione mediatica, o tramite il pulsante “Segui” verso l’account del Parlamento, come ulteriore collegamento a informazioni autorevoli sulle elezioni.

Le nostre collaborazioni con gli esperti

Le partnership con esperti esterni sono un’altra componente essenziale della nostra strategia. In tutta Europa, collaboriamo con 12 partner locali di fact-checking, che coprono almeno una lingua ufficiale di ogni Stato membro. Partner che hanno supportato il nostro lavoro individuando e segnalando in maniera proattiva informazioni potenzialmente errate, verificando i contenuti e alimentando un archivio di affermazioni verificate, oltre agli interventi in-app. La collaborazione ha inoltre incluso la creazione di video educativi sull’uso dei media.

Questi approfondimenti offrono una panoramica del nostro approccio e del relativo impatto: nei prossimi mesi condivideremo ulteriori dettagli, nell’ambito degli obblighi di rendicontazione della trasparenza ai sensi del Codice di Buone Pratiche sulla Disinformazione e del Digital Services Act. Il nostro lavoro per garantire la sicurezza di tutti su TikTok è in continuo divenire: in questo anno così denso di appuntamenti elettorali, anche grazie ai riscontri di esperti esterni continuiamo a sviluppare policy e processi che garantiscono una costante evoluzione del nostro approccio, volta ad affrontare le sfide e minacce emergenti.

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